Giuseppe Gigante

Diplomato in composizione, pianoforte, strumentazione per banda e musica corale. Importanti nella sua formazione sono stati gli studi fatti coi maestri Raffaele  Gervasio, Mauro Cardi e Luciano Pelosi. Ha studiato successivamente con G. Manzoni e soprattutto con Franco Donatoni, sotto la cui guida ha conseguito il diploma di perfezionamento in composizione presso l’Accademia di Santa Cecilia di Roma nel 1990 e che ha continuato a seguire presso l’Accademia Chigiana di Siena. E’ inoltre laureato in D.A.M.S. presso l’Università degli Studi di Bologna.

Sue composizioni sono state eseguite in varie rassegne di musica contemporanea, sono state presentate anche all’estero (Olanda, Germania, Inghilterra e Ungheria) e trasmesse da emittenti radiofoniche e televisive.

La sua attività di compositore si è svolta inizialmente nell’ambito della musica strumentale da camera ma in seguito si è rivolta alla musica vocale, al teatro musicale e alla musica con voce recitante; suoi  “Il cappello di Peperoncino” realizzato con i propri allievi e “Il coraggio di Mischke” (2005), lavori di teatro musicale dedicati il primo  a un pubblico di ragazzi e il secondo, che ricorda la tragedia della Shoah, a tutti. I suoi più recenti lavori, “Canzoniere delle parole amare” (2014), per quartetto d’archi e voce recitante, dedicato alla poesia di Salvatore Toma e “Partire dagli ultimi”(2016), per piccola orchestra e voce recitante, dedicato a uno scritto di don Tonino Bello, manifestano la sua rinnovata attenzione al rapporto tra parola e musica e alla  cultura della sua terra. Altri lavori sono stati successivamente dedicati alla poesia di Girolamo Comi e Vittorio Bodini (La luna dei Borboni). Per ultimo “Apocalissi” (2022), ispirato all’Apocalisse di Giovanni e dedicato alla sua terra, su testo di Giuseppe Semeraro, per voce recitante, violino, clarinetto, violoncello ed organo.

Insegna composizione presso il conservatorio Tito Schipa di Lecce.